La cessione del quinto è uno dei prestiti più semplici sia da richiedere che da ottenere, ma è conoscere e capire bene ogni suo passaggio. Abbiamo parlato qui delle sue caratteristiche generali, in questo articolo invece affronteremo un argomento più preciso, quello della delibera della cessione del quinto.
Cos’è la delibera della cessione del quinto?
Innanzitutto di capire intendiamo con questo termine: per delibera ci riferiamo a quella fase del processo di erogazione della cessione del quinto in cui la Banca o la Finanziaria a cui ci siamo rivolti, decidere se concederci o meno il prestito. L’erogazione del denaro, infatti, avverrà più solo dopo aver ottenuto la delibera e dopo altri passaggi burocratici di cui parleremo precisamente nei prossimi articoli.
L’iter per la delibera della cessione del quinto
Ancor prima della delibera, però, troviamo l’ istruttoria della cessione del quinto, la prima vera fase dell’iter. In questa fase l’istituto di credito ci richiederà dei documenti e li analizzerà per verificare il possesso di tutti i requisiti necessari. In caso positivo accetterà la nostra richiesta e solo in quel momento avverrà la delibera, che indicativamente sarà definita in un tempo compreso tra le due ore ei due giorni. Per la conclusione effettiva del processo ci sarà poi ancora da aspettare.
I parametri per la delibera della cessione del quinto
Nel dettaglio, i parametri che l’istituto di credito principale valuta prima di poter procedere con la delibera della pratica sono:
- La rata massima , che non può mai superare il 20% della retribuzione netta mensile. Unica eccezione in caso di delega di pagamento, dove possiamo considerare un ulteriore 20% rispetto alla prima trattenuta.
- Le scadenze minime per il rinnovo : nel caso ci sia già una cessione in essere, si può tendenzialmente richiedere, decorso almeno il 40% della durata iniziale, una nuova cessione con cui chiudere la precedente e prendere della liquidità aggiuntiva. Questa operazione prende appunto il nome di “rinnovo”.
- L’età anagrafica e, in caso di lavoratori dipendenti, anche l’anzianità lavorativa . Parametri importanti da considerare per quanto la durata del finanziamento (che in ogni caso non potrà superare i 10 anni);
- Lo stato di salute del cliente, che dovrà essere complessivamente buono. E’ infatti prevista per una copertura assicurativa che tutela la banca/finanziaria ma anche gli eredi del cliente in caso di morte prematura dello stesso. In mancanza di un buono stato di salute la compagnia di assicurazioni potrebbe rifiutarsi di stipulare la polizza rendendo impossibile l’erogazione del finanziamento.
- Inoltre, in alcuni casi sarà considerato l’indebitamento (altri prestiti e mutui), che non dovrà essere molto elevato. Diversamente la banca/finanziaria potrebbe decidere di non concedere il finanziamento.
Una volta superata questa fase non ci resterà che aspettare la fine del processo e.. ricevere i soldi!